QUESTIONARI

Verranno somministrati quattro questionari, con l’obiettivo di indagare le diverse componenti della Performance Sportiva (CSAI-2, Questionario sulla
Durezza Mentale, Sport Locus of Control, Basic self-esteem scale).

1) CSAI-2

Utile a capire lo stato d’animo prima della performance, in modo tale da individuare la modalità migliore per gestire il livello di attivazione e prepararsi quindi al meglio per la prestazione.

QUESTIONARIO SULLA DUREZZA MENTALE

Permette di misurare gli aspetti mentali che maggiormente influenzano la performance: capacità di gestire l’errore, attivazione, concentrazione, sicurezza e motivazione.

SPORT LOCUS of CONTROL

Mira ad indagare il Locus of Control. Si tratta di un costrutto psicologico che determina il grado con cui si ritiene che gli eventi della vita dipendano dal nostro comportamento o, al contrario, da fattori esterni al di fuori del nostro controllo. 

In generale, solitamente, si tende a suddividere tale costrutto in:

Locus of control Interno: si pensa di poter controllare gli eventi e si attribuiscono successi e insuccessi alla propria volontà e alle proprie capacità.

Locus of control Esterno: si crede che i fatti siano determinati dalle circostanze esterne, sulle quali non è possibile esercitare controllo.

Questo questionario permette di capire la percezione di controllo che il calciatore ha sulla sua carriera sportiva, con lo scopo di aiutarlo a trovare l’atteggiamento ideale per perseguire i propri obiettivi e superare eventuali difficoltà.

BASIC SELF-ESTEEM SCALE

Misura l’autostima intesa come il grado di rispetto, amore e considerazione per se stessi, indipendentemente dai propri successi o fallimenti nella vita.

ESEMPIO RISULTATI DEI QUESTIONARI

CSAI-2

DUREZZA MENTALE

PROFILO PSICO-FISIOLOGICO CON L’UTILIZZO DEL BIOFEEDBACK

Attraverso l’uso del Biofeedback (in questo caso il Procomp Infinity della Thought  Technology) verrà creato Profilo Psicofisiologico (PPF) relativo alle modifiche e all’evoluzione nel tempo di alcuni parametri psicofisiologici, alternando attività che mettano i calciatori in condizioni di stress cognitivo o emotivo ad altre di rilassamento o recupero dei valori di base. 

Ai calciatori verranno posti degli elettrodi sulle dita della mano destra collegati poi all’apparecchio di rilevazione, mentre in un monitor verranno proiettati gli stimoli stressogeni.

L’importanza di questa operazione nell’ambito sportivo deriva dal “principio psicofisiologico” (Green et al, 1970) secondo il quale ad ogni cambiamento fisiologico è associato un concomitante cambiamento nello stato mentale ed emozionale e, viceversa, ad ogni cambiamento nello stato mentale ed emozionale, conscio o inconscio, è associato un corrispondente cambiamento nello stato fisiologico.

Nello specifico le variabili prese in considerazione sarranno:

Conduttanza cutanea

Tale variabile riflette i cambiamenti nell’attività delle ghiandole sudoripare causati dall’attività, nel sistema nervoso simpatico, delle fibre colinergiche postgangliari. Nel momento in cui si verifica un’attivazione simpatica, le suddette ghiandole iniziano a secernere sudore, con una sostanziale proporzionalità diretta fra l’intensità dell’attivazione e l’aumento del valore di Conduttanza cutanea. Essa è solitamente associata all’attivazione a livello corticale di pensieri ansiogeni, preoccupazioni e altri pensieri stressogeni.

Temperatura corporea (in °C)

Con tale parametro si intende valutare da un altro punto di vista l’attività simpatica: con l’aumentare delle attività del sistema nervoso autonomo (o SNA) simpatico infatti aumenta anche la vasocostrizione periferica (il decremento del diametro dei vasi sanguigni induce un decremento del flusso sanguigno, con conseguente abbassamento della temperatura); mentre, al contrario, quando tale tipologia di SNA riduce la propria attività, aumenta quella del SNA parasimpatico con la conseguente vaso-dilatazione periferica (un incremento nel diametro delle arterie induce ad un incremento del flusso sanguigno e perciò della temperatura della pelle). È un indicatore di flessibilità fisiologica e salute. Lavorare su questo parametro aiuta il rilassamento e la gestione dello stress migliorando la circolazione sanguigna.

Frequenza cardiaca

Le modifiche relative al volume del flusso sanguigno vengono registrate con un fotopletismografo. Esso fornisce il dato riguardante la frequenza cardiaca calcolando le variazioni rispetto al volume del flusso sanguigno nelle arterie, nei capillari, ecc. È quindi utilizzato come indice della perfusione sanguigna, dell’elasticità delle arterie e della pressione sanguigna, ovvero come indice di salute cardiovascolare. I cambi nella frequenza cardiaca sono misurati calcolando il tempo che intercorre tra un battito e l’altro (Intervallo Interbattito, IBI). In base a questo parametro viene calcolata la variabilità cardiaca.

Respirazione (numero di respiri al minuto)

Essa è una variabile molto importante in grado di influenzare e riflettere il nostro stato psicofisiologico. La respirazione avviene in modo automatico durante le nostre attività quotidiane. Alcune situazioni stressogene però possono alterarne l’andamento e l’equilibrio respiratorio. In queste situazioni perpetuare una respirazione non funzionale potrebbe minare le prestazioni, influenzando non solo quella fisica, ma anche quella mentale (ostacolando ad esempio la ricerca della strategia ottimale per fronteggiare quella determinata situazione). Nonostante ciò, è possibile influenzarla volontariamente aumentando l’auto-consapevolezza del funzionamento respiratorio attraverso l’auto-osservazione e lo sviluppo di capacità respiratorie atte al mantenimento dell’equilibrio respiratorio.

Variabilità della frequenza cardiaca

La variabilità della frequenza cardiaca è la correlazione fra gli andamenti relativi alla frequenza cardiaca e gli andamenti della respirazione. Essa è indice di benessere fisiologico, in quanto un valore ampio di tale parametro è sintomo di un sistema fisiologico che si adatta facilmente alle situazioni stressanti. I due valori presi in considerazione nella HRV sono l’ampiezza (che rappresenta la quantità) e la coerenza (che rappresenta la qualità). L’aritmia respiratoria sinusale (RSA), processo in cui la frequenza cardiaca si modifica in base all’attività respiratoria, è il meccanismo che maggiormente influisce sulla variabilità cardiaca. In particolare, durante l’espirazione la frequenza cardiaca diminuisce, mentre durante l’inspirazione la frequenza cardiaca aumenta.

Il biofeedback consente dunque di allenarsi ad essere maggiormente consapevoli del proprio connubio mente-corpo, nonché all’apprendimento dell’autoregolazione. In tal modo si impara ad influire in modo significativo sia sulle risposte fisiologiche, che sono solitamente al di fuori del controllo volontario, sia su quelle che, generalmente sono facilmente controllabili, sfuggono ai meccanismi regolatori, a causa di una malattia o di un evento traumatico.

Il biofeedback permette un monitoraggio costante della funzione e mediante la rilevazione e l’osservazione del suo andamento, è possibile individuare quali atteggiamenti fisici e/o emotivi siano associati alle modificazioni delle attività biologiche analizzate. 

ESEMPIO DEI RISULTATI DEL PROFILO DA STRESS CON L’UTILIZZO DEL BIOFEEDBACK

SCEGLI TRA DUE PROFILI

PROFILO BASE

Ideale per il calciatore interessato a conoscere le personali skills mentali di forza e debolezza.

  • RCompilazione dei questionari online
  • R1 Sessione online di restituzione dei risultati

PROFILO COMPLETO

Ideale per il calciatore interessato a conoscere il suo completo funzionamento a livello psicologico e fisiologico.

  • RCompilazione dei questionari online
  • RUn incontro di persona per la rilevazione del profilo psico-fisiologico con il biofeedback e la restituzione dei risultati.
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